Avv. Barbara Sciascia :: Studio legale a Verona

PROCEDURE CONCORSUALI – RINVII UDIENZE, SOSPENSIONE VENDITE, SOSPENSIONE RIPARTI, SOSPENSIONE DOMANDE DI AMMISSIONE AL PASSIVO

02.04.2020 nel 11:39

L’applicazione delle prime misure adottate con il Dl n. 11 dell’8 marzo 2020, consistite nel differimento urgente delle udienze dal 9 al 22 marzo e nella sospensione dei termini per il compimento dei soli atti processuali con riguardo ai procedimenti per i quali venivano differite le udienze, ha destato qualche dubbio in ordine alle altre attività e adempimenti nelle procedure concorsuali da svolgere al di fuori dell’udienza (quali ad esempio il deposito della proposta di concordato).
Con l’introduzione della disciplina del Decreto-Legge “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020 sembra ora più chiaro che tutti i procedimenti concorsuali restano sospesi: concordati, accordi di ristrutturazione e fallimenti, pur non essendo espressamente menzionati dall’art. 83 del Dl 18/2020 accanto ai procedimenti esecutivi, sono senz’altro sospesi per effetto delle misure urgenti del rinvio delle udienze e della sospensione dei termini dal 9 marzo al 15 aprile disposte in relazione ai procedimenti civili e penali.
Tuttavia, la sospensione non si applica a “tutti i procedimenti la cui ritardata trattazione può produrre grave pregiudizio alle parti. In quest'ultimo caso, la dichiarazione di urgenza è fatta dal capo dell'ufficio giudiziario o dal suo delegato in calce alla citazione o al ricorso, con decreto non impugnabile e, per le cause già iniziate, con provvedimento del giudice istruttore o del presidente del collegio, egualmente non impugnabile”.
Il CSM ha chiarito che l’assoluta urgenza va intesa come impossibilità di attendere la fine del periodo di emergenza. In ogni caso, rimarrà onere delle parti sottoporre al giudicante le ragioni d’urgenza.
Dunque, per semplificare, l’udienza per l’esame di stato passivo fallimentare, se fissata nel periodo compreso tra il 9 marzo ed il 15 aprile, è rinviata ope legis e ne dovrà essere fissata un’altra in un termine congruo per la presentazione delle domande di insinuazione.
Restano sospese le attività delle parti, degli ausiliari e dei periti e di tutti i professionisti coinvolti e dunque restano sospese l’esecutività dei riparti e le vendite immobiliari e mobiliari gestite dal curatore (o liquidatore o liquidatore delle procedure di sovraindebitamento) o affidate a terzi, ma non anche il deposito della relazione ex art. 33 co. 1 l.f. e delle istanze depositabili telematicamente.
E’ sospeso anche il termine dei trenta giorni precedenti all’udienza di esame dello stato passivo entro il quale i creditori devono presentare le loro domande di ammissione allo stato passivo, se questo spira tra il 9 marzo ed il 15 aprile. Il Dl 18/2020 con norma generale prevede che: “Quando il termine è computato a ritroso e ricade in tutto o in parte nel periodo di sospensione, è differita l'udienza o l'attività da cui decorre il termine in modo da consentirne il rispetto”.
Per il momento e fatti salvi nuovi interventi normativi d’urgenza, è previsto che le procedure concorsuali, così come gli altri procedimenti civili e penali possano riprendere dopo il 15 aprile, ma a discrezione dei capi degli uffici giudiziari, i quali sentite le autorità sanitarie regionali, per il periodo successivo tra il 16 aprile e il 30 giugno, potrebbero adottare altri provvedimenti volti ad evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra le persone, anche prevedendo ulteriori rinvii delle udienze. Quanto all’udienza per l’esame dello stato passivo, se fissata nel periodo tra il 16 aprile ed il 30 giugno 2020, non è escluso che possa svolgersi in forma telematica, come del resto già previsto dall’art. 95 co. 3 l.f.

PROCEDURE CONCORSUALI – RINVII UDIENZE, SOSPENSIONE VENDITE, SOSPENSIONE RIPARTI, SOSPENSIONE DOMANDE DI AMMISSIONE AL PASSIVO

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