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Torna all’Area di competenzaL’attività di consulenza ed assistenza per la tutela del credito, di qualunque natura esso sia (per fatture insolute, canoni di locazione arretrati, spese condominiali insolute, emolumenti e stipendi non corrisposti, decreto di liquidazione del compenso per il CTU o preavviso di parcella di professionista, cambiali senza spese, etc.), consta di più fasi.
Attività stragiudiziale
Prima di intraprendere l’azione legale di recupero forzoso del credito, verrà tentato un bonario componimento della controversia, mediante:
intimazione di pagamento interruttivo della prescrizione del credito,
strumenti per soluzione delle controversie, alternativi al giudizio, quali la mediazione e la negoziazione assistita (verrà sottoposta preventivamente al cliente l'opportunità di ricorrere ad uno di questi strumenti, anche nei casi in cui l’attivazione degli stessi sia facoltativa)
transazioni
accordi di pagamento a saldo e stralcio
cessioni di credito
piani di rientro per il recupero in via dilazionata del credito.
Attività giudiziale
E’ offerta assistenza anche nella fase di tutela forzosa del credito, qualora l'intervento monitorio stragiudiziale non sortisca l'esito desiderato.
Solo dopo attenta verifica delle garanzie patrimoniali del debitore, nonché la preventiva illustrazione al cliente di tutte le informazioni occorrenti, viene svolta la seguente attività eventuale:
la formazione di titolo esecutivo (decreto ingiuntivo, decreto ingiuntivo europeo, precetto, titoli cambiari in genere),
la conservazione della garanzia patrimoniale (azione surrogatoria, azione revocatoria, sequestro, costituzione di pegno e di ipoteca),
l’espropriazione forzata (esecuzione su beni mobili o immobili di proprietà del debitore, pignoramento dei conti correnti e/o dei crediti vantati dal debitore verso terzi, opposizioni all’esecuzione, agli atti esecutivi ed opposizione del terzo),
l’azione cambiaria diretta (contro gli obbligati principali) e di regresso,
il ricorso e l’assistenza nella procedura per la dichiarazione di fallimento del debitore, l’insinuazione del credito al passivo fallimentare, o la dichiarazione di credito nell’ambito delle procedure di concordato preventivo.
Sarà, in ogni caso, sconsigliato l’avvio o la prosecuzione delle azioni di recupero laddove i costi si prospettino inutilmente onerosi e la prognosi di recupero sia incerta.
In particolare, all’imprenditore è fornita consulenza ai fini della verifica dei presupposti per il passaggio a perdita del credito, onde evitare che crediti inesigibili contribuiscano a costituire base di reddito imponibile.
E’ altresì offerta assistenza nel contenzioso legale, in relazione ad ipotesi di: